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Gli intervalli

Aggiornamento: 29 lug



L'intervallo è la distanza che intercorre tra due note.


Per capire se è un intervallo è maggiore o minore occorre contare quanti semitoni (o toni) ci sono tra una nota e l'altra o in alternativa pensare alla scala.


ATTENZIONE: L'UNISONO, L'INTERVALLO DI QUARTA, DI QUINTA E DI OTTAVA NON PUO' ESSERE MAGGIORE O MINORE MA GIUSTO.


SPECIE DI INTERVALLI:


Accorciando o allungando la distanza tra gli intervalli proposti in alto, avremo intervalli minori, diminuiti, più che diminuiti o aumentati e più che aumentati.


Dai un'occhiata al prossimo schema:



Prendiamo ad esempio come riferimento l'intervallo di terza DO - MI.

Si tratta di un intervallo maggiore in quanto tra queste due note ci sono 2 toni di distanza.


Come da schema, essendo un intervallo di terza maggiore potremo trasformarlo in uno minore, diminuito o più che diminuito, aumentato o più che aumentato ma non in un intervallo giusto (solo unisono, intervallo di quarta, quinta e ottava lo sono).


Per trasformarlo in un intervallo di terza minore dovrò abbassare il MI di un semitono:

DO - MIb è un intervallo di terza minore.


Per trasformarlo in un intervallo diminuito di due semitoni: DO - MIbb


Viceversa, per trasformarlo in aumentato dovrò aumentare di un semitono il MI:

DO-MI# è un intervallo di terza aumentata.


ATTENZIONE:

Si può modificare la specie di un intervallo anche agendo sulla prima nota, nel nostro caso il DO

Ad esempio alterando il DO di un semitono:

  • DO#-MI - ragiona come si trattasse di un elastico: ponendo un diesis di fronte al DO accorcerò la distanza tra le due note ed otterrò un intervallo di terza minore (un tono e mezzo)

  • DOb - MI: in questo caso il bemolle aumenterà la distanza di un semitono trasformando l'intervallo in un intervallo di terza aumentata


LA CLASSIFICAZIONE DEGLI INTERVALLI





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