Effetti e benefici del canto improvvisativo
- Sara Lombardi
- 4 lug
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 6 lug

Spesso si ha l’idea che il canto improvvisativo sia presente solo in ambito jazzistico (scat): in realtà l’improvvisazione vocale ha attraversato secoli e latitudini, musiche colte e popolari.
L’improvvisazione canora ha dunque fatto sempre parte di ogni civiltà, in maniera funzionale o meno.
Perchè l’uomo ha sentito la necessità di tuffarsi nell’abisso creativo, in maniera estemporanea?
Cosa accade realmente al nostro corpo quando decidiamo di mettere da parte ciò che sembra darci sicurezza e avventurarci nella creatività?
UNO STUDIO SU OSSICITOCINA E IMPROVVISAZIONE CANORA
In uno studio del 2015, è stato preso in esame un ensemble di 4 cantanti a cui è stato richiesto di eseguire dapprima un canto noto e poi uno improvvisato.
Prima e dopo le due esecuzioni sono stati eseguiti dei test relativi alla concentrazione di ossitocina, l’ormone del benessere, e di ACTH, per valutare lo stress.
I risultati
In entrambe le situazioni, improvvisativa e non, i livelli di stress sono calati mentre quelli relativi all’ossitocina sono aumentati subito dopo il canto improvvisato.
ATTIVAZIONE DI AREE CEREBRALI DURANTE L’IMPROVVISAZIONE VOCALE
Negli ultimi venti anni, grazie alle nuove tecnologie di Neuroimmagine come la PET e la Risonanza magnetica funzionale (FMRI), è stato possibile osservare l’attivazione di alcune aree cerebrali durante precise attività.
In particolare si è riscontrato che le attivazioni cerebrali siano al loro massimo proprio durante il canto improvvisativo.
CONCLUSIONI
L’improvvisazione è un processo altamente creativo, secondo alcuni studiosi, rappresenterebbe un modo musicale di raccontarsi dunque un’alta forma di comunicazione espressiva.
Ci piace concludere con una frase di Mirella De Fonzo, Presidente e fondatrice del Centro di Neurocanto:
IL CANTO NON E’ UN’OPZIONE: E’ UNA NECESSITA’
FONTI:
I ritmi vibrazionali dell’arte che cura - M. De Fonzo (2023)
La cura del canto - C. Pastorino (2021)
The neurochemistry and social flow of singing: bonding and oxytocin - Keeler et al. - Frontiers of Human Neuroscience (2015)
The neuroscience of singing. - Kleber - Oxford handbook of singing Oxford University Press.
Neural Substrates of Spontaneous Musical Performance: An fMRI Study of Jazz Improvisation,Limb & Braun, Plos One (2008)
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