Il termine concerto cominciò a diffondersi già alla fine del ‘500, per riferirsi ad una forma musicale ancora poco definita che prevedeva il contrasto o l’alternanza tra due gruppi strumentali e/o vocali i quali potevano suonare insieme o in opposizione.
Gli studiosi si dividono su due possibili origini etimologiche del termine:
1) Derivante da concertare cioè gareggiare
2) Derivante da conserere cioè unire.
Sappiamo che, in Italia, la parola “concerto” apparve per la prima volta nel 1519, nell’accezione di “unire”, per identificare un insieme vocale e strumentale che si esibì a Roma.
Nella seconda metà del ‘500 la stessa veniva invece utilizzata nel titolo di una raccolta di Giovanni Gabrieli nell’accezione di “gara” , per evidenziare il dialogo musicale.
Alla fine del secolo si iniziò a delineare l’utilizzo del termine nel suo duplice significato.
Ma è verso la fine del XVII secolo che dopo vari esperimenti, il concerto, a partire dall’Italia, si consolida come una vera e propria forma compositiva di tipo orchestrale che, nel corso dei secoli, avrebbe subìto diverse evoluzioni.
Oggi, la parola concerto è utilizzata non solo per definire una forma musicale, ma anche per indicare uno spettacolo musicale, indipendentemente dal genere.
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