
Cosa succede quando si suona insieme?
Uno studio condotto da scienziati dell’Institute for Human Development di Berlino ha dimostrato che quando i musicisti suonano insieme, ad andare a tempo non sono solo i loro strumenti ma anche le loro onde cerebrali.
I ricercatori hanno preso in esame otto coppie di chitarristi jazz, analizzandone le onde cerebrali durante l’esecuzione di brevi melodie mediante elettroencefalografia.
Prima di suonare all’unisono, ad ogni coppia di chitarristi è stato scandito il tempo attraverso l’uso di un metronomo.
Si é potuta osservare una sincronizzazione tra onde cerebrali già durante la fase di ascolto del metronomo ma anche mentre uno dei due chitarristi faceva cenno all’altro di cominciare a suonare, per poi aumentare durante l’esecuzione musicale.
Per approfondire la ricerca è stato ritenuto necessario compiere un ulteriore studio: a 16 coppie di chitarristi è stato richiesto di suonare un rondò; questa volta non con un tema all’unisono bensì a 2 voci differenti, affidando ad uno dei chitarristi il ruolo principale, assicurandosi che entrambi iniziassero nello stesso momento e che suonassero allo stesso tempo.
Il risultato, commentato dalla Dott.ssa Johanna Sänger rivela che:
Quando le persone coordinano le azioni con altri, si formano piccole reti all’interno del cervello e, sorprendentemente tra i cervelli, in particolare quando le attività devono essere perfettamente sincronizzate nel tempo, ad esempio al momento dell’esecuzione congiunta all’inizio di un pezzo.
Come non definire tutto ciò interplay?
Fonti:
Brains Swinging in Concert: Cortical Phase Synchronization While Playing Guitar (2009) -
Ulman Lindenberger, Shu-Chen Li, Walter Gruber and Viktor Müller, BMC Neuroscience
Intra- and interbrain synchronization and network properties when playing guitar in duets (2012) -
Johanna Sänger, Viktor Müller, Ulman Lindenberger. Frontiers in Human Neuroscience
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